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Categoría: Metodo a caldo

Ricetta candidata al concorso di autoproduzione "Saponi e buoi dei paesi tuoi" Perchè rappresenta il proverbio "saponi e buoi dei paesi tuoi?" Ho creato questo sapone ispirandomi ai boschi fatati e ai prati dei Monti Sibillini che ogni giorno ho la gioia di ammirare dalle mie finestre. E’ bianco come la silenziosa neve che acquieta l’anima di coloro che si aggirano nei boschi dormienti durante la stagione invernale. Una fascia gialla scorre nel mezzo, qui si concentrano alcuni petali seccati di calendula, camomilla, violetta…per ricordare sia i raggi del sole che attraversano il fitto fogliame dei boschi creando la fantastica sensazione di poter scorgere da un momento all’altro una fata, sia i fiori che inondano di forme e colori i prati di questi monti in primavera ed estate. E’ un sapone delicato, rinfrescante che lascia la pelle morbida come le acque degli innumerevoli ruscelli che sgorgano allegri da quelle rocce. In onore della “fata” che per secoli ha dimorato fra questi magici luoghi e che ancora oggi affascina anche i più increduli, l’ho chiamato sapone Sibilla.
Ricetta candidata al concorso di autoproduzione "Saponi e buoi dei paesi tuoi" Perchè rappresenta il proverbio "Saponi e buoi dei paesi tuoi"? Piccolo paese, disteso su una collina a 650 mt sul livello del mare, a ridosso del parco nazionale del Pollino, meno di mille abitanti, lontano da altri centri urbani, a 70 minuti dal mare, lontano dalle stazioni ferroviarie, dagli aeroporti, dalle università ecc, ecc. Questo sapone povero è stato creato per evidenziare la naturalezza la ricchezza e la dolcezza nella povertà dei nostri luoghi. > La naturalezza delle nostre MELE: mele piccole, brutte e senza nome ma saporite naturali ed utili. >La ricchezza del MELOGRANO: quello rubato nell’orto in fondo al paese, per venderlo alla fiera del terzo sabato di ottobre. Per racimolare 50 lire ogni frutto. “Che ricchezza”? Ma la ricchezza sta’ nel frutto, ricco di sali minerali, di vitamine, di sostanza benevole per l’organismo flavonoidi, antiossidanti, e vari tipi di acidi di principi attivi). >La dolcezza del MIELE: quello che tutti abbiamo in credenza e che tutti abbiamo nel cassettino della nostra memoria, quello che la nonna ricavava da un’arnia trovata sull’albero in campagna. >OLIO DI OLIVA: la migliore garanzia contro le allergie o altre aggressioni che può subire la pelle a causa dell’utilizzazione di un sapone industriale.
Ricetta candidata al concorso di autoproduzione "Saponi e buoi dei paesi tuoi" Luogo rappresentato dal sapone Trento e la tradizione del vin Brulé che si beve in strada Perchè rappresenta il proverbio "Saponi e buoi dei paesi tuoi"? Il vin brulè è un vino zuccherato, cotto con scorza di arancia e limone, cannella, chiodi di garofano e un pizzico di noce moscata... è delizioso, ma è sopratutto LA bevanda dell'inverno trentino! In centro città c'è ad ogni angolo un baracchino che lo vende nei bicchierini che scaldano le mani, invade col suo profumo Piazza Fiera che d'inverno è tutta scintillante per il mercatino di Natale, e non manca mai nelle feste dei paesini per tutto il periodo natalizio. Se d'estate dopo il lavoro ci si vede in piazza per uno “Spritz”, d'inverno ci si da appuntamento per un Brulè al mercatino! Qualcosa che sembra un po' troppo caldo e un po' troppo speziato per essere un aperitivo... ma che è buono da morire e pare faccia miracoli contro il raffreddore! Così se si ha mal di gola o si tira su col naso, anziché raccomandarti un'aspirina va a finire che ti dicono “prendi un Brulè!” che con la cannella e gli olii essenziali di limone e arancia è proprio un toccasana. E la cosa bella è che si beve in strada, per cui nonostante il buio che cala presto, nonostante la neve e nonostante i Trentini siano famosi per la loro riservatezza, va a finire che all'ora della chiusura dei negozi in giro è pieno di gente! Ok, è vero che poi quando son le nove non c'è più anima viva... ma vabbè, siamo pur sempre a Trento, e non si può pretendere troppo quando fuori fan meno dieci gradi! Il brulè a Trento si fa col vino rosso, e le ricette sono infinite quante le pentole in cui viene cotto, ma la base è sempre quella: agrumi e spezie. Un profumo che fa subito Natale e che riscalda anche il cuore, oltre allo stomaco.
Ricetta candidata al concorso di autoproduzione "Saponi e buoi dei paesi tuoi" Perchè rappresenta il proverbio "Saponi e buoi dei paesi tuoi"? La raccolta dell’uva e delle olive è un momento per raggruppare tutti i parenti che vivono lontani emigrati per lavoro, è un momento di festa, ed è la gioia delle persone anziane quando infilano nelle valige dei figli una tanica di olio ed una di vino. E aggiunto al mosto appena spremuto affinché il vino resta buono per tutto l’anno senza l’aggiunta di sostanze chimiche e di conservanti; Perché vincotto: > Viene aggiunto al mosto appena spremuto affinché il vino resta buono per tutto l’anno senza l’aggiunta di sostanze chimiche e di conservanti; > Viene per debellare le fastidiose bollicine al palato. > Si usa per la preparazione di dolci. > Si usava per la preparazione di gustose granatine di neve da consumare accanto al fuoco durante le fredde giornate d’inverno.
Perché olio di oliva: > è naturale; > e reperibile nelle dispense dei nostri nonni; > è conosciuto fin dall’antichità per le sue proprietà benefiche sulla pelle; > ha proprietà emollienti ed ammorbidenti, senza l’aggiunta di coloranti o profumi artificiali, ottenendo così un sapone assolutamente naturale, biodegradabile e non inquinante; > la migliore garanzia contro le allergie o altre aggressioni che può subire la pelle a causa dell’utilizzazione di un sapone industriale
Ricetta candidata al concorso di autoproduzione "Saponi e buoi dei paesi tuoi" Perchè rappresenta il proverbio "Saponi e buoi dei paesi tuoi"? Questo sapone si inspira alla bellezza dell'ambra del Mar Baltico, alle rose dei giardini della Polonia e al miele naturale delle api polacche. Definirei questo sapone con tre aggettivi: elegante, romantico e delicato. Corrisponde alla perfetta combinazione di ingredienti in grado di risvegliare tre sensi del nostro corpo: il tocco della polvere di ambra, il profumo delle rose e il gusto del miele. L'ambra, alla quale si attribuiscono caratteristiche magiche, mi ricorda l'elegante e misteriosa bellezza del Mar Baltico. La preziosa polvere di ambra è utilizzata come lussurioso peeling e rende la pelle più morbida e liscia. L’olio essenziale di rosa è noto per le sue proprietà idratanti, rassodanti e riparatrici della pelle. Il suo meraviglioso profumo vi darà una sensazione di felicità, date le sue proprietà antidepressive. Inoltre i petali di rosa formano una raffinata composizione con la polvere di ambra. Il miele ha proprietà rilassanti ed emollienti e calmanti. Questo fantastico oro liquido, aiuterà a mantenere la vostra pelle idratata e fresca.
Ricetta candidata al concorso di autoproduzione "Saponi e buoi dei paesi tuoi" Perchè rappresenta il proverbio "Saponi e buoi dei paesi tuoi"? Perche' gli ingredienti sono tutti tipici della bergamasca, in primis la polenta, piatto che ci accompagna col caldo e col freddo, il miele, prodotto che viene coltivato in abbondanza grazie alle differenze che contraddistinguono la mia provincia..pianura,collina,montagna. Olio extravergine di oliva, anch'esso abbondante nella zona di sarnico, scanzorosciate ecc... L'erba medica perche' e' in tutti i campi delle zone campagnole come quelle di martinengo in cui sono cresciuta con i miei nonni, tra gli aromi come la menta e il basilico... Prodotto tipicissimo di martinengo sono le patate...Ma risultava un po' difficile per me inglobarle nel sapone...
Ricetta candidata al concorso di autoproduzione "Saponi e buoi dei paesi tuoi" Perchè rappresenta il proverbio "Saponi e buoi dei paesi tuoi"? Perche' contiene miele prodotto in valle a 1500 m, bacche di ginepro e aghi di abete rosso raccolto nel bosco dietro casa, e oli essenziali di pino silvestre ginepro e abete rosso per richiamare i profumi della foresta. Anche il colore del sapone con la sua pigmentazione verde richiama i colori del bosco... Inoltre lo stampo su ogni sapone e' stato fatto con un pezzo di legno di abete e due rametti freschi.
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