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Ingrediente: Olio-essenziale-di-Cannella

Ecco una ricetta semplice e veloce per fare uno scrub corpo al cocco, ideale per l'estate e per le pelle più secche e bisognose di coccole. Producendo a casa il nostro scrub, potremo scegliere in autonomia il grado dell'azione scrubbante di cui la nostra pelle ha più bisogno. Se abbiamo una pelle molto secca che si squama e abbiamo bisogno di rigenerare in profondità, potremo scegliere di utilizzare del sale grosso. Attenzione in questo caso: potrebbe graffiare la pelle quindi si consiglia di massaggiarlo delicatamente. Se invece preferiamo un'azione più leggera, andremo a inserire nella nostra formula sale fino. Tra gli ingredienti c'è anche lo zucchero che può essere quello bianco o quello di canna. Possiamo sostituire questo ingrediente con polvere di caffè usata, quella che rimane nel filtro della moka o della nostra macchinetta di casa: in questo modo riduciamo gli sprechi, in perfetta ottica zero waste!

Ricetta candidata al concorso di autoproduzione "Saponi e buoi dei paesi tuoi" Luogo rappresentato dal sapone Trento e la tradizione del vin Brulé che si beve in strada Perchè rappresenta il proverbio "Saponi e buoi dei paesi tuoi"? Il vin brulè è un vino zuccherato, cotto con scorza di arancia e limone, cannella, chiodi di garofano e un pizzico di noce moscata... è delizioso, ma è sopratutto LA bevanda dell'inverno trentino! In centro città c'è ad ogni angolo un baracchino che lo vende nei bicchierini che scaldano le mani, invade col suo profumo Piazza Fiera che d'inverno è tutta scintillante per il mercatino di Natale, e non manca mai nelle feste dei paesini per tutto il periodo natalizio. Se d'estate dopo il lavoro ci si vede in piazza per uno “Spritz”, d'inverno ci si da appuntamento per un Brulè al mercatino! Qualcosa che sembra un po' troppo caldo e un po' troppo speziato per essere un aperitivo... ma che è buono da morire e pare faccia miracoli contro il raffreddore! Così se si ha mal di gola o si tira su col naso, anziché raccomandarti un'aspirina va a finire che ti dicono “prendi un Brulè!” che con la cannella e gli olii essenziali di limone e arancia è proprio un toccasana. E la cosa bella è che si beve in strada, per cui nonostante il buio che cala presto, nonostante la neve e nonostante i Trentini siano famosi per la loro riservatezza, va a finire che all'ora della chiusura dei negozi in giro è pieno di gente! Ok, è vero che poi quando son le nove non c'è più anima viva... ma vabbè, siamo pur sempre a Trento, e non si può pretendere troppo quando fuori fan meno dieci gradi! Il brulè a Trento si fa col vino rosso, e le ricette sono infinite quante le pentole in cui viene cotto, ma la base è sempre quella: agrumi e spezie. Un profumo che fa subito Natale e che riscalda anche il cuore, oltre allo stomaco.

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