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Categoría: Metodo a freddo

Ricetta candidata al concorso di autoproduzione "Saponi e buoi dei paesi tuoi" Perchè rappresenta il proverbio "Saponi e buoi dei paesi tuoi"? Con il mese di novembre, nell’agro di Vieste, si vedono negli uliveti secolari di cui questa città è ricca, gruppi di agricoltori dediti alla raccolta delle olive. Gli uliveti del Gargano sembrano delle particolari ed eccezionali sculture che madre natura si è divertita a creare. L’olio che queste piante producono è genuino e prelibato, dalle straordinarie e note proprietà cosmetiche è da secoli l’olio per il sapone, ricco di sostanze emollienti, il sapone prodotto è un sapone duro e compatto e con un ottimo potere pulente. Visto che però produce poca schiuma,che a me piace tanto, ho pensato di aggiungere al nostro oro giallo, una piccola percentuale di olio di cocco. L’olio che si produce nella provincia di Foggia e perciò anche a Vieste, ha ricevuto la denominazione di olio extravergine D.O.P. Dauno Gargano. Riceve questa denominazione l’olio prodotto da olive raccolte per brucatura entro il 30 gennaio e molite entro tre giorni dalla raccolta. L’ “oro liquido” insaporisce ogni pietanza dando alla cucina tipica del Gargano un sapore inconfondibile che contribuisce notevolmente ad esaltare la qualità dei vari ingredienti che vanno a comporre e caratterizzare qualsiasi elemento, ho pensato allora: perché non raccogliere questo invito della Saponaria e produrre un sapone degno della mia terra? Ho raccolto questa opportunità a piene mani, perché produrre sapone, è come entrare in un mondo magico, avere uno spazio per rilassarsi dopo lo stress della giornata e, in oltre ricordare le mie origini, quando i miei nonni producevano in casa il sapone. Ecco spiegato perché amo molto realizzare ogni tipo di ricetta che mi capita sotto mano, però, questa volta grazie a voi ho realizzato una mia ricetta, tipica della zona in cui vivo dove l’olio d’oliva viene prodotto in abbondanza!!”

Ricetta candidata al concorso di autoproduzione "Saponi e buoi dei paesi tuoi" Perchè rappresenta il proverbio "Saponi e buoi dei paesi tuoi"? Quand'ero piccola mia madre mi mandava a raccogliere le nocciole sotto gli alberi nel prato di casa mia, perché essendo piccina mi infilavo bene sotto i rami... da sola mi annoiavo, ma se c'era qualcuno con me (mia sorella minore o mio padre, spesso) diventava una sfida a chi raccoglieva più nocciole, ed era immediatamente molto molto più divertente! Volevo un sapone alle nocciole, proprio quelle di casa dei miei genitori, che adesso raccolgo insieme al mio compagno quando andiamo a pranzo la domenica (anche perché nel frattempo son passati 25 anni, e la mia mamma povera stella di sicuro non può mettersi a quattro zampe sotto i noccioli!) e volevo che sapesse anche di cioccolato, perché il cioccolato con le nocciole è sempre stato il punto debole di mio padre. E volevo che sapesse anche un po' di miele, perché da piccina adoravo quando il Maurizio che ha le api (eh sì, in Trentino si dice così: c'è sempre l'articolo davanti ai nomi! Il Maurizio, La Michela, Il Gianni...) ci portava i favi col miele, e bisognava mettere in bocca tutto e poi sputare la cera (con cui poi giocavo come con il pongo!). E così, pensando alle cose di casa mia, di quando ero piccola, ho creato un sapone dolcissimo, che profuma di cose buone buone buone!

Ricetta candidata al concorso di autoproduzione "Saponi e buoi dei paesi tuoi" Perchè rappresenta il proverbio "Saponi e buoi dei paesi tuoi"?

Il fiore di tarassaco riempie i campi della pianura bergamasca, mentre i fiori di sambuco colorano di bianco le rive dei campi coltivati a mais. L’albero del tiglio, con il suo profumo, e il pino mugo s’innalzano sulle prealpi orobiche. La radice del tarassaco e i fiori di sambuco hanno valore terapeutico nei casi di pelle acneica. L’oleolito di tiglio ha proprietà idratanti, emollienti ed antinfiammatorie. Il pino mugo, qui rappresentato dal suo olio essenziale, ha proprietà balsamiche.

Ricetta candidata al concorso di autoproduzione "Saponi e buoi dei paesi tuoi" Perchè rappresenta il proverbio "Saponi e buoi dei paesi tuoi"? Il cedro ha rappresentato una grandissima risorsa economica in passato in quasi tutti i paesi della costa tirrenica-cosentina, ora la produzione è diminuita a causa del dilagare delle costruzioni ma mantiene ancora un certo numero di coltivazioni. È un frutto amaro come questi posti, ma ricco di sostanze emollienti per la pelle. Esistono anche dei cosmetici a base di cedro.

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