Ricetta candidata al concorso di autoproduzione “Saponi e buoi dei paesi tuoi”
Perchè rappresenta il proverbio “saponi e buoi dei paesi tuoi?”
Ho creato questo sapone ispirandomi ai boschi fatati e ai prati dei Monti Sibillini che ogni giorno ho la gioia di ammirare dalle mie finestre.
E’ bianco come la silenziosa neve che acquieta l’anima di coloro che si aggirano nei boschi dormienti durante la stagione invernale.
Una fascia gialla scorre nel mezzo, qui si concentrano alcuni petali seccati di calendula, camomilla, violetta…per ricordare sia i raggi del sole che attraversano il fitto fogliame dei boschi creando la fantastica sensazione di poter scorgere da un momento all’altro una fata, sia i fiori che inondano di forme e colori i prati di questi monti in primavera ed estate.
E’ un sapone delicato, rinfrescante che lascia la pelle morbida come le acque degli innumerevoli ruscelli che sgorgano allegri da quelle rocce.
In onore della “fata” che per secoli ha dimorato fra questi magici luoghi e che ancora oggi affascina anche i più increduli, l’ho chiamato sapone Sibilla.
Ingredienti
O. di oliva 750 g.
O. di cocco 170 g.
O. di mandorle 80 g
O. di girasole 70 g.
131,6 Idrossido di sodio scontato al 6%
330 g. Infuso di camomilla e calendula
20 g. di miele mille fiori
Colore: 8 g curcuma
Profumo: 15 ml di O.E. di melissa officinalis e violetta
Pochi petali tritati di calendula, camomilla e violetta
Difficoltà
Preparazione
Lavorazione a freddo.
Modo d'uso
Usare come un normale sapone.