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Il detergente intimo giusto nelle diverse fasi della vita: i miei consigli di ginecologa - di Monica Calcagni

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Il detergente intimo giusto nelle diverse fasi della vita: i miei consigli di ginecologa - di Monica Calcagni

La salute intima è un equilibrio delicato che cambia insieme alle fasi della vita e merita attenzione, consapevolezza e cura quotidiana. Per fare chiarezza sui bisogni reali delle mucose e guidare le donne nella scelta del detergente più adatto, abbiamo chiesto alla ginecologa Monica Calcagni di approfondire le problematiche più comuni e di condividere le sue raccomandazioni professionali. In questo articolo la dottoressa offre una guida completa, chiara e aggiornata per affrontare candida, cistite, post-parto e menopausa con gli strumenti più appropriati. Come ginecologa mi trovo ogni giorno ad ascoltare i dubbi delle donne su un tema che sembra banale, ma che in realtà è fondamentale per la salute: la scelta del detergente intimo. Molte arrivano in ambulatorio con fastidi ricorrenti, come bruciore, prurito, secchezza, episodi di candida o cistite, e spesso scoprire che il prodotto usato per l’igiene quotidiana non è adatto alla loro fase di vita è il primo passo per stare meglio. Per questo da tempo pensavo di sviluppare una mia linea di prodotti e quando mi è arrivata la proposta da La Saponaria per creare una Linea Intima in collaborazione è stato facile dire di sì. Quello che volevamo era creare una linea di detergenti intimi pensata per accompagnare le persone in tutte le fasi della vita, con formule delicate, ingredienti biologici e un’attenzione particolare al pH e alla flora batterica. In questo articolo voglio spiegarti, con lo sguardo del medico, come funzionano questi prodotti e come scegliere, in modo consapevole, il detergente più adatto alle tue esigenze in caso di problematiche specifiche: che tu stia cercando un detergente intimo candida, un detergente intimo per cistite, un detergente intimo post parto o detergenti intimi per menopausa. La flora vaginale: un ecosistema da proteggere La salute intima dipende da un equilibrio molto delicato. La vagina è un vero ecosistema popolato per lo più da lattobacilli, batteri buoni che producono acido lattico e mantengono il pH acido, creando una barriera naturale contro microrganismi patogeni. Se questo equilibrio si altera – per esempio a causa di detergenti troppo aggressivi, lavaggi troppo frequenti, uso prolungato di salvaslip, cambi ormonali, cicli di antibiotici, abbigliamento sintetico e troppo stretto – aumenta il rischio di irritazioni, infezioni e fastidi ricorrenti. Un detergente intimo consigliato dai ginecologi dovrebbe quindi avere tre caratteristiche fondamentali: rispettare il pH della mucosa nella fase di vita in cui ti trovi, contenere tensioattivi delicati che non impoveriscano il film idrolipidico, ed essere arricchito con ingredienti capaci di lenire, idratare e, quando necessario, sostenere il microbiota. Quando sintomi come prurito, bruciore, dolore durante i rapporti o perdite anomale si ripresentano spesso, è sempre importante rivolgersi alla propria ginecologa o al proprio ginecologo per una valutazione completa. Ma la scelta del detergente quotidiano è il primo gesto di prevenzione che possiamo fare ogni giorno. Candida: quale detergente scegliere nei momenti di irritazione La candida è una delle infezioni più frequenti in età fertile. Molte donne la riconoscono per il prurito intenso, il bruciore e le perdite biancastre e dense. Oltre alla terapia prescritta dal medico, è essenziale evitare tutto ciò che può ulteriormente irritare la mucosa: lavaggi aggressivi, prodotti schiumogeni molto profumati, detergenti con pH sbilanciato. In questi casi consiglio di utilizzare un detergente specifico, formulato per dare sollievo e proteggere la mucosa alterata. All’interno della linea che abbiamo studiato, il Detergente Intimo Protettivo Tè Verde & Ialuronico, con pH 3,5, è pensato proprio per questi momenti di maggiore vulnerabilità. L’acido ialuronico aiuta a mantenere l’idratazione e a favorire la rigenerazione dei tessuti; il gel di aloe e l’hamamelis hanno un’azione lenitiva e rinfrescante, mentre il tè verde bio contribuisce a proteggere la pelle grazie alla sua azione antiossidante e dermopurificante. Quando me lo chiedono, spiego sempre che il detergente non cura la candida – per quella serve la terapia adeguata – ma può fare una grande differenza nel ridurre il disagio quotidiano. Un detergente intimo candida deve quindi essere delicato, con pH acido, privo di sostanze irritanti e usato senza esagerare: due lavaggi al giorno sono più che sufficienti, salvo indicazioni diverse del medico. Cistite: detersione mirata e piccoli gesti quotidiani La cistite è un’infiammazione della vescica che spesso si manifesta con bruciore durante la minzione, bisogno di urinare spesso e una sensazione di peso sovrapubico. Anche se la causa è interna, la zona vulvare può diventare molto sensibile, e ogni contatto può risultare fastidioso. In presenza di cistite, oltre alla terapia indicata dal medico, è importante curare con attenzione l’igiene intima, perché un ambiente irritato e impoverito nelle sue difese può diventare un terreno favorevole alle recidive. In questi casi, ancora una volta, il Detergente Intimo Protettivo Tè Verde & Ialuronico è un valido alleato come detergente intimo per cistite. Il suo pH 3,5 aiuta a mantenere un ambiente sfavorevole alla proliferazione di molti batteri patogeni, mentre gli attivi lenitivi regalano una sensazione di freschezza e sollievo senza aggredire la mucosa. Consiglio di utilizzarlo una volta al giorno nei periodi di benessere e, nei momenti di acuzie, anche due volte, sempre con movimenti delicati, senza sfregare eccessivamente e asciugando tamponando con un asciugamano morbido. In ambulatorio ricordo sempre anche l’importanza di bere acqua in quantità adeguata, svuotare la vescica dopo i rapporti, scegliere biancheria di cotone ed evitare indumenti troppo stretti: il detergente è solo uno dei tasselli di uno stile di vita amico della vescica. Post-parto: pelle fragile, bisogni diversi Il post-parto è un capitolo a sé. Dopo la nascita, la zona perineale può essere dolorante, talvolta con punti di sutura o piccole lesioni, e spesso le donne hanno paura persino di lavarsi, temendo di fare male o di sentire troppo bruciore. Proprio in questa fase è fondamentale utilizzare un detergente intimo post parto che rispetti al massimo la mucosa e aiuti a mantenerla pulita senza irritarla. Anche qui, il Detergente Intimo Protettivo Tè Verde & Ialuronico è la mia prima scelta. È formulato proprio per i periodi in cui il microbiota è più fragile, come il post-parto, i giorni prima e durante il ciclo o dopo rapporti che tendono a lasciare la zona più arrossata. Il suo mix di aloe, hamamelis, acido ialuronico e tè verde dona sollievo e aiuta a ridurre la sensazione di dolore durante la detersione. Alle neomamme raccomando sempre alcune attenzioni: lavaggi brevi ma regolari, acqua tiepida, nessuna frizione energica, asciugatura accurata ma delicata, e l’utilizzo del detergente solo una o due volte al giorno, non a ogni cambio assorbente. In caso di forte dolore, sanguinamento anomalo, cattivo odore o febbre, è essenziale rivolgersi subito al medico e non limitarsi a cambiare detergente. Menopausa: un nuovo pH, nuove esigenze Con la menopausa cambia il profilo ormonale e cambiano anche le caratteristiche della mucosa vaginale. La produzione di estrogeni si riduce, le pareti vaginali diventano più sottili e meno elastiche, la lubrificazione diminuisce e il pH tende a salire verso valori più neutri. Non è raro che compaiano secchezza, bruciore, piccoli microtraumi anche durante la normale attività quotidiana o durante i rapporti. In questa fase non è più adatto un detergente pensato per l’età fertile. Servono detergenti intimi per menopausa con un pH più alto, in linea con quello fisiologico di questo periodo, e formule particolarmente idratanti e lenitive. La Mousse Intima Prebiotici & Fiordaliso, con pH 6, nasce proprio con questo obiettivo: rispettare il nuovo equilibrio della mucosa in menopausa e perimenopausa. La sua texture in mousse è estremamente soffice, piacevole al tatto e delicata anche su una pelle sottile e sensibile. I prebiotici sostengono l’equilibrio del microbiota, mentre fiordaliso, camomilla, malva, avena e aloe lavorano in sinergia per calmare rossori e bruciori, donando una sensazione di comfort immediato. L’acido ialuronico aiuta a trattenere l’idratazione e a rendere la mucosa più morbida. Molte donne, quando iniziano un percorso di cura per la secchezza e il dolore nei rapporti, sottovalutano il ruolo della detersione. In realtà, scegliere un detergente intimo consigliato dai ginecologi per la menopausa è parte integrante di una strategia più ampia che può includere idratanti locali, lubrificanti e, quando indicato, terapie ormonali. Le mie raccomandazioni da ginecologa Se dovessi riassumere i consigli che do più spesso in studio riguardo alla detersione intima, li elencherei così: scegli detergenti formulati per la fase di vita che stai vivendo (età fertile, gravidanza, post-parto, menopausa), con un pH adeguato; non esagerare con i lavaggi: due volte al giorno sono sufficienti, salvo indicazione diversa del tuo medico, e ricorda che “più schiuma” non significa “più pulito”. A questo aggiungo sempre un invito all’ascolto: se un prodotto ti brucia, ti secca la pelle, ti lascia più fastidi di prima, non insistere pensando che “prima o poi ti abituerai”. Cambiare detergente può sembrare un dettaglio, ma per molte donne ha segnato la differenza tra convivere con fastidi cronici e ritrovare un benessere che credevano perso. Conclusioni: un gesto quotidiano che vale molto Prendersi cura della propria intimità non significa solo intervenire quando qualcosa non va, ma adottare una routine quotidiana rispettosa del corpo e delle sue trasformazioni. La linea intimo che ho contribuito a formulare con La Saponaria nasce proprio con questo obiettivo: offrire un detergente intimo candida quando serve maggiore protezione, un detergente intimo per cistite per i periodi di vulnerabilità della vescica e della mucosa, un detergente intimo post parto per le neomamme, detergenti intimi per menopausa che rispettino il nuovo pH e prodotti delicati adatti all’uso quotidiano e all’intera famiglia. Il mio consiglio finale, da ginecologa, è di non sottovalutare mai i segnali del tuo corpo. Se i disturbi persistono o si ripresentano spesso, se hai dolore, perdite anomale o dubbi, confrontati sempre con il tuo medico di fiducia. Un buon detergente intimo consigliato dai ginecologi è un tassello importante nella prevenzione e nel benessere, ma non sostituisce mai una visita personalizzata. Scegliere con consapevolezza ciò che usiamo ogni giorno sulla nostra pelle è un atto di cura verso noi stesse. E la salute intima merita, davvero, tutta la nostra attenzione. {{cta('9c32cb8c-ab99-4013-a7e0-2cfa31f223fa')}}
Calendario dell’Avvento La Saponaria: perché non lo facciamo

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Calendario dell’Avvento La Saponaria: perché non lo facciamo

Farete il Calendario dell’Avvento La Saponaria? Ogni anno tantissime persone ce lo chiedono. In questo articolo spieghiamo perché abbiamo scelto di non farlo e perché questa ci sembra una scelta coerente con la nostra cosmetica consapevole. Ma perché non fate il Calendario dell’Avvento La Saponaria? Te lo raccontiamo in questo articolo! Non solo per chiarire la nostra posizione, ma soprattutto per condividere una riflessione più ampia sul consumo consapevole, sulla sostenibilità e sul valore reale dei prodotti. La domanda, infatti, è tutt’altro che banale: riguarda il modo in cui scegliamo, acquistiamo, utilizziamo le cose. E riguarda anche la responsabilità di un’azienda che vuole restare fedele ai propri principi. Prima, però, partiamo dalle origini: da dove arriva la tradizione del Calendario dell’Avvento? Perché i brand beauty lo cavalcano con entusiasmo? E perché noi preferiamo dire di no? Da dove nasce il Calendario dell’Avvento? Un salto nella tradizione Il Calendario dell’Avvento ha una storia più lunga di quello che si pensa. Le sue origini risalgono alla Germania dell’Ottocento, quando le famiglie protestanti iniziarono a creare piccoli rituali quotidiani per accompagnare i bambini nell’attesa del Natale.All’inizio non c’erano finestrelle o cioccolatini: si accendeva una candela ogni giorno, si disegnava un simbolo, si appendeva una figurina.L’idea era semplice e bellissima: trasformare l’attesa in un momento di consapevolezza, gratitudine e lentezza.Con il tempo, soprattutto dal Novecento in poi, i calendari iniziarono a diventare oggetti concreti: cartoncini colorati con finestrelle da aprire, piccoli dolci, figurine. Poi arriva l’esplosione commerciale: dai cioccolatini ai giocattoli, dagli accessori ai prodotti beauty.Oggi i Calendari dell’Avvento beauty sono ovunque: un fenomeno globale che muove cifre enormi nel settore cosmetico.I motivi? Sono principalmente tre: ✔ Sono un potente strumento di marketing: un packaging curato, l’effetto sorpresa, il valore percepito superiore al prezzo pagato, tutti elementi con una forte spinta all’acquisto.✔ Promettono un’esperienza “luxury” accessibile: l’idea di aprire ogni giorno un mini prodotto crea un rituale emozionale, un piccolo “regalo quotidiano” che attira moltissime persone.✔ Permettono ai brand di smaltire stock o far provare mini-size: molti calendari contengono formati piccoli, scorte di magazzino o prodotti pensati appositamente per queste confezioni. Insomma: il Calendario dell’Avvento è un perfetto mix tra tradizione, sorpresa e consumismo moderno. Perché non facciamo il Calendario dell’Avvento La Saponaria Ora la domanda centrale: se i Calendari dell’Avvento beauty sono così diffusi e così richiesti, perché noi non li facciamo? Le motivazioni sono diverse, ma tutte profondamente legate alla nostra filosofia e ai valori che guidano il nostro lavoro da sempre. Il motivo principale: il Calendario dell'Avvento genera packaging inutile Partiamo dalla considerazione più semplice, ma più importante: un Calendario dell’Avvento è, nella maggior parte dei casi, uno dei prodotti con più packaging e meno sostenibili dell’intero mercato beauty. Per creare un calendario servono:- una scatola grande e rigida- 24 (o 12) finestrelle o cassettini- 24 contenitori singoli in cui inserire i prodotti- ulteriori protezioni interne- sovrascatole esterne per la spedizioneÈ un oggetto bello da vedere, certo, ma che spesso vive solo per poche settimane. Poi finisce nel bidone della carta, della plastica, del misto.Noi ogni giorno cerchiamo di ridurre il packaging, studiare soluzioni più sostenibili, eliminare il superfluo.Per questo non avrebbe senso creare un prodotto che, per sua natura, comporta una grande quantità di materiali usa-e-getta.Sì, ci sarebbe la possibilità di farlo in cartone riciclato, con inchiostri sostenibili, con materiali compostabili…Ma il punto resta: un calendario dell’Avvento, anche nella versione più eco possibile, è comunque un oggetto nato per durare pochissimo.E noi vogliamo che ogni prodotto che esce dal nostro laboratorio duri, venga amato, venga usato fino all’ultima goccia e non utilizziamo packaging secondari a meno che non siano necessari. Il Calendario dell'Avvento incentiva acquisti poco consapevoli Un altro punto importante: il Calendario dell’Avvento, quasi sempre, porta a fare acquisti impulsivi e poco consapevoli guidati da: - un prezzo percepito come vantaggioso- dall’effetto “wow” del packaging (molto Instagrammabile!)- dalla promessa della sorpresa quotidiana- dalla paura di “perderlo” se va sold out E sappiamo bene che, nella maggior parte dei casi invece capita che solo alcuni dei prodotti presenti sono davvero adatti al nostro tipo di pelle o di capelli, altri rimangono dimenticati in un cassetto.Noi invece crediamo in un consumo consapevole. Crediamo che scegliere un cosmetico debba essere un gesto informato, legato alle proprie esigenze reali, rispettoso dell’ambiente e in linea con una routine personalizzata e ritagliata sui nostri tempi: inutile comprare la maschera miracolosa che deve stare in posa 3 ore se so benissimo che nella mia giornata queste 3 ore non le troverò mai!Il Calendario dell’Avvento, invece, spesso va nella direzione opposta: tanti prodotti, poco personalizzati.Preferiamo che chi ci sceglie lo faccia perché ha bisogno di quel prodotto, perché ha letto l’INCI, perché ha capito che può fare bene alla pelle e ha anche un impatto leggero sul pianeta. Non vogliamo alimentare l’idea del “prendo tutto, poi vedo cosa farne”. I nostri prezzi sono già bassi e giusti per tutto l'anno Un altro motivo che spesso non si considera riguarda il prezzo. Molti Calendari dell'Avvento funzionano così: - si mettono insieme prodotti mini o formato viaggio- si aggiungono alcuni full size- si calcola il prezzo della scatola e del pack- si comunica un “valore totale” spesso molto superiore al prezzo richiesto Il risultato finale diventa accattivante: “Valore 200€, lo paghi 79€!”. Un grande affare, apparentemente. I nostri prezzi sono già calcolati per essere giusti: quelli che vogliamo sono prodotti di alta qualità a prezzi accessibili che permettano il rispetto del lavoro di tutte le persone coinvolte nella filiera produttiva. Per questo abbiamo tagliato dai prodotti tutto il superfluo come packaging complicati, costosi e inquinanti per l'appunto, proprio per rendere accessibile il prezzo dei nostri prodotti senza scendere a compromessi con la qualità delle ricette e delle materie prime utilizzate. Perché lo facciamo? Perché vogliamo cambiare il mondo e ne sogniamo uno più giusto e più pulito, dove lo persone possano inquinare il meno possibile, lasciando un'impronta leggera sulla Terra! Secondo noi un cambiamento, per essere importante, deve coinvolgere molte persone e non pochi eletti! Vogliamo rendere disponibile a chiunque prodotti di qualità e vogliamo tutti insieme “rendere il mondo migliore di come lo abbiamo trovato”. Per questo poi non potremmo creare un calendario che promette super sconti: preferiamo prezzi giusti sempre, tutto l’anno. Ma allora siamo contro i Calendari dell’Avvento? No! Assolutamente no. Non siamo qui per demonizzare qualcosa che per molte persone rappresenta un rituale affettivo e gioioso. Anzi, possiamo capire il fascino del momento quotidiano da dedicarsi, la gioia di aprire un piccolo regalo ogni giorno in attesa del Natale e la sensazione di coccola che questo genera. Quello che ci sta a cuore è non fare qualcosa solo perché tutti lo fanno!Se un giorno troveremo un modo davvero sostenibile, zero sprechi, utile e rispettoso dei nostri valori… non lo escluderemo a prescindere!Ma deve essere un prodotto in linea al 100% con la nostra filosofia e non un compromesso. Perché i brand beauty lo fanno (e perché di solito funziona) Se quasi tutti i marchi cosmetici lanciano un calendario dell’Avvento, un motivo c’è—anzi, più di uno.Il Calendario dell'Avvento è uno strumento di fidelizzazioneMettere tanti prodotti in piccolo formato permette ai clienti di scoprire nuove linee e innamorarsi del brand.È una strategia efficacissima dal punto di vista commerciale.Incide sul fatturato natalizioIl periodo novembre–dicembre è cruciale per il settore beauty.Un calendario dell’Avvento è un moltiplicatore di vendite.Aiuta a smaltire stock e mini-sizeMolti brand creano mini formati apposta, oppure li inseriscono per evitare sprechi di magazzino.Risponde al bisogno di regalo prontoÈ un prodotto perfetto da regalare: bello, scenografico, già confezionato, fa sempre una bella figura.È perfetto per i socialUnboxing, video ASMR, reels: aprire 24 cassettini è un contenuto irresistibile per influencer e creators Dal punto di vista marketing Il Calendario dell'Avvento è un vero capolavoro. Ma noi non vogliamo che siano le strategie, i trend o i numeri a guidare le nostre scelte.Vogliamo che siano i nostri valori.   Il calendario dell’Avvento de La Saponaria: idee alternative sostenibili Non vogliamo limitare la tua voglia di creare un rituale d’attesa. Vogliamo solo che sia consapevole, sostenibile, gentile con l’ambiente.Per questo, ecco qualche spunto per creare un calendario dell’Avvento davvero green.✔ 1. Calendario fai-da-te (riutilizzabile)Puoi usare:- sacchettini di cotone- barattoli di vetro- bustine di carta- cassettini riciclatiRiempilo con piccoli pensieri utili, non necessariamente cosmetici: un biglietto gentile, una frase motivazionale, una ricetta, un seme da piantare, una buona azione quotidiana. La magia è assicurata, e l’impatto ambientale è minimo.✔ 2. Un calendario di “gesti per sé”Invece che oggetti, 24 attività come:- una tisana e 10 minuti per respirare- una camminata nella natura- un massaggio viso con il proprio siero viso preferito- una coccola beauty già presente in casa- un momento senza schermiIl vero lusso è il tempo, non gli oggetti.✔ 3. Un calendario delle buone abitudini sostenibiliUn’idea perfetta per trasformare dicembre in un mese green:- prova uno shampoo solido- evita l'utilizzo di plastica usa e getta- scegli un prodotto refill- borraccia e shopper sempre con sé- vai al lavoro in bici,se possibilePiccoli passi quotidiani che fanno bene a te e al pianeta.✔ 4. Un mini-kit personalizzatoSe vuoi regalare cosmetici, crea tu stessa un kit:- scegli prodotti specifici per la persona, in base al suo tipo di pelle o capelli- aggiungi un sapone mani con il tuo profumo preferito: penserà a te ogni volta che si laverà la mani!- ci sono tante possibilità anche a minima spesa, come le travel size, le lime unghie o  altri prodottini che hanno un prezzo davvero piccolissimo.Il risultato sarà molto più personalizzato e quindi molto più amato. Il valore vero per noi: meno sprechi, più qualità Crediamo che un prodotto debba avere:- un suo  perché- una funzione reale, utile ad una persona particolare- un impatto positivo nel mondoPer questo il “Calendario dell’Avvento La Saponaria” oggi non esiste.Sarebbe bello? Certo.Venderebbe? Sicuramente sì.Porterebbe entusiasmo sui social? Assolutamente.Ma sarebbe coerente con la nostra lotta allo spreco e al packaging inutile?Aiuterebbe davvero chi ci segue a fare scelte consapevoli?Ad oggi, la risposta è no. Preferiamo investire energia e creatività in nuove formule sempre più efficaci e sostenibili, riduzione del packaging, progetti solidali, filiere etiche, prezzi onesti e trasparenti.Il nostro modo di festeggiare il Natale è offrire idee regalo sostenibili e utili, senza sprechi e senza imballaggi extra. Quando ci chiedi il Calendario dell’Avvento La Saponaria ci fai un grande complimento: vuol dire che ti piace l’idea di aprire ogni giorno un pezzetto del nostro mondo. E questo ci riempie il cuore. Ma preferiamo farlo in modo diverso: più sincero, più pulito, più vicino ai nostri valori. Pensiamo davvero che il Calendario dell’Avvento nasca da una bella tradizione, ricca di magia e aspettativa.Ma crediamo fortemente che la vera magia sia scegliere con consapevolezza, senza accumulare oggetti che durano un giorno, senza creare rifiuti inutili, senza lasciarsi trasportare da un trend.La nostra missione è portare bellezza naturale, trasparente, sostenibile. E questo vale 365 giorni l’anno.E allora sì: anche quest’anno niente Calendario dell’Avvento La Saponaria. Ma ci sarà comunque un Natale pieno di coccole buone, consapevoli e rispettose del pianeta. Perché il regalo più bello è quello che non fa male a nessuno: né alla tua pelle, né all’ambiente. {{cta('9c32cb8c-ab99-4013-a7e0-2cfa31f223fa')}}
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